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Lunedì 08 Marzo 2021
INTERVISTA: "La sfida più grande? Una sinergia vincente fra pubblico e privato"
Andrea Ciardi è arrivato da poche settimane in ABACO, portando con sè un lungo bagaglio di esperienze e di competenze acquisite in tanti anni di lavoro a servizio degli Enti locali e nella gestione dei loro tributi e delle entrate.

La sua assunzione in azienda è coincisa con l'introduzione del Canone Unico Patrimoniale, che ha comportato una vera e propria rivoluzione per l'Ente pubblico, iniziata a gennaio 2021. E che per ABACO si è tradotta nell'acquisizione di un cospicuo pacchetto di nuovi Comuni clienti, che hanno deciso di affidarsi ad un partner conosciuto nel mercato per serietà e precisione.

Dottor Ciardi, in quale modo il Canone Unico Patrimoniale influenzerà l'organizzazione degli Enti locali sul fronte dei cosiddetti 'tributi minori'?

"È una novità che era nell'aria già da qualche tempo. Per i Comuni significherà giocare una partita importante, che consiste nel gestire il territorio in piena autonomia, assumendosi totale responsabilità nelle scelte, senza alibi. In sostanza, si passa da una gestione trentennale di carattere tributario, disciplinata da normative nazionali, ad una gestione prettamente patrimoniale, le cui regole sono scritte dai regolamenti dell’Ente. È evidente che questo avrà dei risvolti pratici, che comporteranno nuove procedure operative sia per i gestori/concessionari quali ABACO, sia per i Comuni. Il mio intervento si innesta proprio in questo ambito. Avendo lavorato negli anni in tante realtà differenti, su tutto il territorio nazionale, ho potuto acquisire una certa flessibilità e una capacità di lettura e di analisi dei diversi contesti. Grazie alla professionalità e all'esperienza di ABACO, la sfida che abbiamo di fronte consisterà nel fornire a ciascun Comune risposte altamente innovative e personalizzate, adatte a quella specifica situazione".

La tecnologia, che ruolo avrà in tutto questo?

"Assolutamente centrale. La digitalizzazione della Pubblica amministrazione è in atto da molti anni, ma purtroppo ha sempre trovato grandi ostacoli in fase di applicazione; ora anche il Decreto Semplificazioni, divenuto legge pochi mesi fa, ci sta agevolando nell'innovare il settore pubblico pure dal punto di vista informatico e dell'utilizzo delle tecnologie. Del resto, oggi i cittadini sono più pronti e preparati all'uso del digitale, rispetto a pochi anni orsono. L'emergenza sanitaria legata al Covid-19, ci ha abituati ad utilizzare di più e meglio le tecnologie, facendoci toccare con mano i vantaggi che ne derivano".

Lei personalmente è impegnato da qualche tempo anche sul fronte della divulgazione...

"Molti anni fa, aprii un portale internet di settore, registrato con il dominio www.idrico.it e www.entratelocali.info. Per parecchio tempo rimase praticamente inattivo, poiché non riuscivo a trovare tempi e motivazioni per svilupparlo. Ma la formazione e l'aggiornamento continuo sono sempre stati ambiti nei quali credo molto e nei quali ho investito; del resto, il nostro è un settore tradizionalmente soggetto ad aggiornamenti costanti e ad interpretazione normativa. Tre anni fa, pressato da amici, decisi di riprenderlo in mano. In una sola settimana, raccolsi un migliaio di iscritti, in prevalenza professionisti, avvocati, consulenti, tributaristi; grazie a questo riscontro, pensai che era venuto il momento di dedicarmi con più attenzione anche a tale spazio informativo. Si tratta di un'attività che svolgo a titolo gratuito, alla quale dedico circa un'ora del mio tempo ogni giorno, ma che mi dà grandi soddisfazioni, poiché nasce dalla mia passione per questo lavoro. Anche la newsletter periodica, in cui raccolgo in prevalenza casi interpretativi e di giurisprudenza, ha un discreto successo".

Cosa l'ha colpita arrivando in ABACO?

"Conoscevo l'azienda da molti anni, le nostre strade si sono sovente incrociate. Dal mio osservatorio posso dire che sono rimasto molto favorevolmente impressionato: si tratta di una realtà assolutamente ben strutturata, avanzata, operosa, industriosa, costruita sul duro lavoro e su un'organizzazione funzionale. Rilevo un clima pragmatico, concreto, unito ad una grande serietà".

Guardando al settore delle entrate locali e al nuovo Canone Unico Patrimoniale, che futuro ci attende?

"Le sfide sono elevate, ma intravvedo soprattutto nuove opportunità, anziché rischi. Il nuovo Canone segnerà una rivoluzione epocale in ambito di fiscalità locale, poiché si tratta di governare e pianificare il territorio sotto il profilo della gestione degli spazi pubblici, della comunicazione pubblicitaria e della res publica; parliamo in particolare di concessioni e autorizzazioni per mercati, pubblici esercizi, attività commerciali. Immagino un settore, quello delle entrate locali, in continuo movimento, che dovrà applicare sempre più sinergie fra pubblico e privato, studiando e trovando soluzioni a forte caratterizzazione tecnologica, smart nei tempi e nei costi di applicazione. Quella che ABACO ha di fronte è una bella sfida: il settore pubblico avrà crescente bisogno di un privato organizzato, qualificato, all'altezza del particolare momento storico, con occhio rivolto all'innovazione".

(feflo)