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Martedì 06 Giugno 2023
I nuovi Piani di Massima Occupabilità (PMO)
In questo periodo storico, post-pandemico e successivo all'esaurirsi di provvedimenti derogatori per sostenere le attività economiche, risulta opportuno un complessivo riordino delle occupazioni di suolo pubblico (OSP) in ambito comunale.

In alcuni contesti, Roma e Napoli in primis, gli strumenti operativi sono già vigenti; in altre città, come Amalfi e Caorle (quest'ultima fra i clienti di ABACO Spa) le attività sono in corso. Denominatore comune è l'attrattività turistico-ricettiva abbinata a contesti di pregio. 

Il tema sono i Piani di Massima Occupabilità (PMO): servono alle Amministrazioni comunali per individuare forme omogenee di utilizzo di spazi pubblici da parte di operatori commerciali, in luoghi di notevole interesse, con lo scopo di garantire una rigorosa tutela del patrimonio storico, culturale, artistico ed ambientale di una città, assicurando un equilibrio tra l'espansione delle attività commerciali, la regolamentazione del traffico urbano e la tutela della residenzialità nonché, anche, per salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini.

In ABACO è lufficio Pianificazione del Territorio - al cui interno lavorano Andrea Ciardi, esperto in tributi, e Francesco Bonato, urbanista – ad occuparsi dello studio e redazione dei PMO.

"Sono molte e delicate le fasi di cui dobbiamo tenere conto nel redigere un buon PMO – raccontano i due professionisti - dal censimento della situazione di fatto presente in una città, alla geolocalizzazione delle OSP già concesse, dall’analisi della regolamentazione comunale vigente, alla previsione di nuove superfici concedibili, fino alla costruzione di un apparato normativo uniforme".

"La procedura è comparabile a quella di un normale strumento urbanistico: il piano redatto deve tenere conto della difesa di tanti interessi (tutela del paesaggio, della concorrenza e delle attività economiche, tutela dell’ambiente e dei beni culturali), ma anche dell’igiene pubblica e della sicurezza della circolazione stradale. Riuscire a farlo bene, affidandosi a chi possiede competenze ed esperienza consolidate, come la nostra ABACO, significa semplificare le procedure, unificare gli strumenti a disposizione per un’armoniosa gestione degli spazi cittadini, senza frammentare i processi, creando una sinergia positiva fra interessi pubblici e privati. Insomma, un investimento adeguato nella fase iniziale, può davvero essere garanzia per una buona gestione successiva del territorio”.